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DON GIOVANNI ZAMPAGLIONE SCRIVE AL SINDACO

8 febbraio 2025 Nessun Commento

“Sono tanti gli annosi problemi che attanagliano il comune ma con la giusta attenzione e vigilanza, da parte del sindaco e dei vari assessori comunali, si potrebbero trovare soluzioni adeguate per dare ai cittadini più servizi, quantomeno quelli necessari”.

Così inizia la lettera che don Giovanni Zampaglione, parroco di Masella e Montebello, ha scritto al sindaco del Comune Maria Foti per sollecitarla ad intervenire sui tanti problemi dell’entroterra.

Il parroco parla di situazioni mai risolte, criticità presenti da tempo già evidenziate dai cittadini nei giorni scorsi con una lettera.

Masella e Montebello, dice il parroco, sono paesi bellissimi ma purtroppo in diverse aree vive l’abbandono come a Masella dove “nella zona dell’ex sanatorio è stato depositato di tutto:  rifiuti di ogni genere ma nessuno se ne cura.

Mancano servizi essenziali dice il parroco come “pulizia delle cunette, dei tombini, delle strade asfaltate, illuminazione pubblica efficiente”.

Il parroco invita l’Ente ad essere solerte nella soluzione dei problemi come la semplice riparazione di qualche tubo della condotta idrica che se abbandonato per mesi e mesi si trasforma in disagio per la comunità.

Don Giovanni precisa che si ritrova a scrivere perché ama i luoghi affidategli come sacerdote. Per questo invita la gente a custodire il creato ogni giorno perché “rappresentano la casa di ciascuno”.

Poi aggiunge “fare il sindaco è una vera e propria missione e in quanto tale, va fatto responsabilmente e con spirito di sacrificio, avendo cura quotidiana e occhio vigile su ogni cosa.”

Per questo assicura la preghiera per il primo cittadino e per l’amministrazione tutta perché possano adempiere “serenamente e al meglio il compito affidato da quella cittadinanza che soffre, perché si sente trascurata e inascoltata.  È stanca delle tantissime parole a cui non viene dato seguito. Servono fatti e risposte concrete”.

Poi il sacerdote conclude con le parole di Giorgio la Pira (sindaco di Firenze) il quale affermava che “c’è un momento nella vita in cui gridare è il solo dovere: come S.Giovanni nel deserto!”

Vincenzo Malacrinò

 

 

 

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