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LA SPAZZATURA? MEGLIO PER STRADA

8 marzo 2025 Nessun Commento

Spazzatura di ogni genere all’inizio del paese nonostante il servizio comunale risulti essere efficiente.

Accade a Montebello Jonico, dove lungo la strada provinciale, ignoti abbandonano di tutto e di più. Mobili, lavabi, rifiuti alimentari, scatoloni e persino qualche frigorifero ornai esausto.

I cittadini si indignano davanti a questo degrado che permane in quell’area di sosta da diversi mesi.  Un pessimo bigliettino da visita che si imprime negli occhi di chi percorre la provinciale che porta a Fossato ogni giorno.

Manca senso civico, dicono i cittadini. “Non siamo tutti così, precisano, però è anche vero che chiunque sia l’artefice di queto scempio non ama questi luoghi tantomeno il proprio paese”.

Il Sindaco Tina Foti afferma: “nonostante i nostri sforzi c’è sempre qualcuno che definire cittadino è fagli un complimento. Esiste il servizio porta a porta ma sarà qualcuno che non è contribuente. Abbiamo un solo vigile ma procederemo ad installare una foto trappola”.

Romina Palamara, presidente della Pro-Loco “Montebellum” diche: “quest’immagine è frutto di inciviltà di alcuni soggetti. Il servizio comunale, viene eseguito anche se in qualche area forse è deficitario. L’umido, per esempio, da noi, non viene ritirato. Tuttavia quella strada viene percorsa da tutti, amministratori inclusi, ai quali avevo suggerito l’installazione una telecamera”.

Mimmo Pellicanò, presidente dell’Associazione Culturale “I Fossatesi nel mondo” precisa che “esiste una inciviltà di fondo ma in diverse aree del territorio il servizio di raccolta rifiuti è carente.  A Fossato, in alcune aree, la raccolta viene effettuata una sola volta: il martedi notte”.

Anche il parroco di Montebello-Masella, don Giovanni Zampaglione, giorni fa aveva scritto al Sindaco per ribadire la necessità di recuperare il territorio. Chiedeva maggiore decoro per vincere il degrado.

Adesso i cittadini si aspettano la bonifica dell’area che sicuramente avverrà prima che il sindaco faccia installare la fototrappola.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato sulla Gazzetta del Sud

 

 

 

 

 

 

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